Certificazione RoHS

La Direttiva Europea 2011/65/CE chiamata comunemente RoHS (dall’inglese: Restriction of Hazardous Substances Directive). Disciplina la limitazione a valori bassissimi di piombo (Pb), mercurio (Hg), cadmio (Cd), cromo esavalente (Cr6+) ed alcuni ritardanti di fiamma (bifenili polibromurati (PBB) ed eteri di difenilepolibrominato (PBDE) nella produzione della maggior parte delle apparecchiature elettriche ed elettroniche commercializzate all’interno dell’ Unione Europea, anche se prodotte in paesi extraeuropei.

È collegata in modo stretto con la direttiva sulla rottamazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Direttiva RAEE); nasce infatti dal bisogno di risolvere il problema dell’enorme quantitativo di rifiuti, generati dalle apparecchiature elettroniche obsolete che possono provocare danni all’ambiente, alla popolazione e agli animali.

La conformità ai principi della direttiva RoHS è obbligatoria per la marcatura CE del prodotto prima dell’immissione sul mercato. Da gennaio 2013 i prodotti elettrici ed elettronici che riportano il marchio CE devono soddisfare anche i requisiti della direttiva RoHS.

Campo di applicazione

La Direttiva si applica alle seguenti apparecchiature (come definite nella direttiva sui rifiuti elettrici ed elettronici RAEE):

  • Grandi elettrodomestici
  • Piccoli elettrodomestici
  • Apparecchi informatici e di telecomunicazione
  • Apparecchiature di consumo
  • Apparati per illuminazione (comprese le lampadine)
  • Attrezzi elettronici ed elettrici
  • Giocattoli, attrezzature per svago e sport
  • Distributori automatici
  • Dispositivi medici
  • Strumenti di monitoraggio e controllo industriali
  • Altre apparecchiature non comprese prima (dal 2019)

Esclusioni

La Direttiva non si applica alle apparecchiature per uso militare e/o spaziale, alle macchine utensili fisse di grandi dimensioni, a talune tipologie di pannelli fotovoltaici, ai mezzi di trasporto, esclusi i veicoli elettrici a due ruote non omologati, ad apparecchiature speciali per fini di ricerca non destinate alla vendita.

Applicazione

L’autorita’ incaricata di verificare l’osservanza alla direttiva (che in ogni nazione è convertita in legge), potrà richiedere al fabbricante di esibire il fascicolo tecnico che dimostri la conformità. L’inadempienza può comportare il ritiro del prodotto dal mercato. Fabbricanti ed importatori sono particolarmente coinvolti nelle implicazioni della direttiva: devono, infatti, richiedere ai propri fornitori di convalidare la rispondenza di componenti e semi-lavorati, per garantire un prodotto finito conforme lungo tutta la catena di fornitura.

Identificazione della conformità

Non esiste un marchio RoHS perchè la conformità si evince dalla presenza del marchio CE sui prodotti elettrici ed elettronici. Purtuttavia alcuni fabbricanti utilizzano in modo volontario un logo con la dicitura RoHS per evidenziare tale conformità.

 

Come posso fare per sapere se la direttiva si applica al mio prodotto?

Se il prodotto utilizza una sorgente di energia elettrica, anche a bassa tensione, per funzionare rientra nelle apparecchiature elettriche e/o elettroniche soggette alla Direttiva RoHS tranne nel caso di specifica esclusione.

Cosa devo fare per verificare la conformità del mio prodotto?

Deve essere fatta un’analisi del prodotto e dei suoi componenti, incluse le parti metalliche per verificare che non contenga le sostanze nocive in misura superiore ai limiti.

Se non sono disponibili attestazioni sui componenti e/o sui materiali ci si può rivolgere ai laboratori accreditati che possono svolgere le analisi su campioni del prodotto per la verifica di conformità.

Come posso attestare la conformità?

Il marchio CE apposto sul prodotto attesta la conformità dello stesso alle direttive applicabili inclusa la Direttiva RoHS e garantisce l’utilizzatore che il fabbricante ha predisposto il Fascicolo Tecnico e redatto la dichiarazione di conformità.

Per quanto tempo vale la conformità?

Un prodotto conforme resta tale fino a quando non intervengono modifiche o fino a quando non viene pubblicata una nuova direttiva con limitazioni più stringenti.

Il fabbricante è responsabile di mantenere aggiornato il fascicolo tecnico del prodotto e di vigilare sulla catena di custodia riguardo il mantenimento dei requisiti.

Non sono il produttore ma solamente l’importatore sono responsabile lo stesso?

Si, l’importatore ovvero chiunque immetta sul mercato europeo per la prima volta

l’apparecchiatura elettrica e/o elettronica, si assume gli obblighi del fabbricante ed è responsabile di garantire la conformità alla direttiva.
Per maggiori informazioni, contattare il nr. 049-9003612