La certificazione PSV e i CAM
La certificazione "Plastica Seconda Vita" è una certificazione ambientale rilasciata da IPPR (Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo), riconosciuta a livello nazionale. Si tratta del primo marchio italiano dedicato ai materiali e manufatti contenenti plastica riciclata, conformemente alle norme UNI EN ISO 14021 e alle linee guida del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica.
E’ una certificazione di parte terza, accreditata, che si rivolge alla totalità dei prodotti e dei materiali a base plastica. Per questo motivo Plastica Seconda Vita è una delle certificazioni citate per l'attestazione del contenuto di riciclato, richiesto nelle gare pubbliche che richiedono i CAM (Criteri ambientali minimi). Si tratta di prodotti certificati, con tracciabilità e controllo dei materiali all’interno del processo produttivo. Il marchio Plastica Seconda Vita si può applicare ai materiali, ai semilavorati e ai prodotti finiti.
Le attività per l’ottenimento del marchio PSV vengono svolte dagli organismi di certificazione partners di IPPR, accreditati presso Accredia: IIP-Istituto Italiano dei Plastici srl, Kiwa Cermet Italia SpA e SGS Italia SpA.
Vantaggi per la Vostra azienda:
-
Accesso agevolato agli appalti pubblici, grazie al rispetto dei Criteri Ambientali Minimi (CAM)
-
Miglior posizionamento nel mercato green e presso stakeholder attenti alla sostenibilità
-
Tracciabilità verificata del contenuto di riciclato, mediante audit e controlli documentali
-
Contributo concreto alla riduzione dell'impatto ambientale della plastica
La certificazione PSV esiste in diverse varianti in base alla tipologia del materiale impiegato o la destinazione d'uso :
-
Plastica da riciclo post-consumo
-
Plastica da riciclo industriale
-
Prodotti derivati da miscele
-
Prodotti per l'edilizia, arredo urbano, imballaggi e altri settori strategici
Partecipa ai bandi della PA che richiedono i CAM
Contattaci ADESSO per capire come certificarti e partecipare ai bandi della pubblica amministrazione.
Gli step del nostro intervento
Per ottenere la certificazione PSV, l’azienda deve implementare un sistema documentato di tracciabilità dei materiali plastici riciclati e garantire la ripetibilità del processo produttivo. IPPR non richiede la certificazione ISO 9001, ma impone che siano presenti determinati elementi minimi di gestione documentata. La nostra consulenza supporta l’azienda nella creazione di questi elementi, che includono:
- Tracciabilità del materiale riciclato: viene implementato un sistema che consenta di risalire, per ogni lotto di prodotto finito, alla materia prima in plastica riciclata utilizzata
- Procedura di controllo dei materiali, con la redazione di una procedura operativa documentata
- Redazione del Fascicolo Tecnico obbligatorio per ogni prodotto
- Implementazione di moduli e registri interni
- Formazione del personale e gestione audit documentali
Riduci il consumo di risorse (materie prime vergini, acqua ed energia) ed aumenta la qualità dei tuoi prodotti riciclati!
Le domande piu’ frequenti
Chi può richiedere la certificazione PSV?
Qualsiasi azienda che produce materiali o manufatti contenenti plastica riciclata, anche parzialmente, può richiedere la certificazione, a condizione che il processo sia tracciabile e documentabile.
Quali sono i requisiti principali per ottenere la certificazione?
Tracciabilità dei materiali riciclati, provenienza certificata dei rifiuti plastici, rispetto dei CAM (Criteri Ambientali Minimi), e verifica documentale da parte di organismi tecnici incaricati.
Quanto dura la certificazione PSV?
La validità è di tre anni, con verifiche annuali per garantire la continuità della conformità e dell’uso dei materiali riciclati dichiarati.
Come viene calcolata la percentuale di plastica riciclata utile per la certificazione PSV?
La percentuale si calcola sul peso del prodotto finito, considerando solo le componenti polimeriche. È necessario dimostrare, tramite bilanci di massa e documentazione tecnica, la quantità e la provenienza dei materiali riciclati impiegati nel ciclo produttivo.
È ammesso l’uso di plastica da scarti interni aziendali per ottenere la certificazione?
Sì, ma solo se gli scarti provengono da processi diversi rispetto al ciclo produttivo del prodotto da certificare. In caso contrario, tali scarti sono considerati “rifiuti interni” e non qualificabili come riciclati ai fini del marchio PSV, secondo le disposizioni IPPR.
Quali documenti tecnici devono essere predisposti per l’ottenimento del marchio PSV?
Sono richiesti: fascicolo tecnico con descrizione del processo produttivo, schede tecniche dei materiali, dichiarazioni di conformità del fornitore del riciclato, bilancio di massa, dichiarazione CAM (se applicabile), e tracciabilità del lotto certificato.
La certificazione PSV è compatibile con altri sistemi di gestione ambientale come ISO 14001?
Sì. Anzi, l’integrazione con un sistema ISO 14001 facilita la raccolta e la gestione delle evidenze documentali, migliorando l’efficienza e la conformità ai requisiti del marchio PSV.
Esistono limiti o restrizioni nell’uso di additivi o cariche minerali in prodotti certificati PSV?
Sì. Gli additivi o cariche non possono essere conteggiati nella percentuale di riciclato. Inoltre, il prodotto finito deve mantenere una quota minima di materiale plastico riciclato conforme, che varia in funzione della categoria e destinazione d’uso, secondo i criteri IPPR.
Preventivo rapido!
Inserisci qui sotto i tuoi dati in modo che i nostri esperti possano formulare un preventivo adatto alle tue esigenze.