Certificazione PEFC Legno Carta - Costi e procedure

Hai meno di 50 dipendenti e stai cercando la certificazione PEFC?

La certificazione PEFC diventa accessibile alle aziende di piccole e medie dimensioni (<50 dipendenti e un fatturato inferiore a 10 milioni di euro) con minori costi e semplificazione delle procedure burocratiche grazie alla creazione di gruppi capeggiati da società private che non devono essere partecipate da fondi pubblici.

Noi di QualityNet srl siamo la prima di queste società ad aver creato in Italia due capogruppo CoC PEFC: QualityNet® e QualityWood®. Aiutiamo a ottenere la certificazione PEFC sfruttando le semplificazioni burocratiche.

I due gruppi sono costituiti da aziende italiane presenti in tutto il territorio nazionale, provenienti da settori diversi (cellulosa, legno, mobili, cartotecnica, grafica, stampa, ecc.), sulla falsariga dell’esperienza inglese, dove sono nate le prime capogruppo forestali.

Le aziende facenti parti di un gruppo PEFC non devono necessariamente avere alcun rapporto tra loro, né di tipo conoscitivo, né commerciale, né contrattuale, se non il fatto di avere un certificato PEFC.

QualityNet, offre alle aziende aderenti i seguenti servizi:

  • consulenza per l’implementazione di una CoC PEFC,
  • supporto durante eventuali audit che l’Ente Certificatore delle capogruppo potrà effettuare a campione
  • gestione e mantenimento negli anni della CoC certificata.

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Capogruppo pefc QualityNet e QualityWood

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Gli step del nostro intervento

L’obiettivo dell’azienda è di ottenere la certificazione CoC PEFC, indi per cui le attività previste saranno le seguenti:

  • Raccolta dati aziendali
    vengono raccolti i dati di input, movimentazione e output dei flussi di materiale, per focalizzare tutte le aree aziendali coinvolte nella gestione del prodotto certificato e di eventuali “punti critici”.
  • Elaborazione delle informazioni e stesura del manuale e delle procedure
    viene predisposto un Manuale di Rintracciabilità del Prodotto Certificato, preparato in accordo con quanto previsto dallo standard, sino all’editing finale delle singole procedure.
  • Predisposizione di Istruzioni Operative per i Reparti Operativi
    vengono standardizzate le modalità operative dei diversi reparti operativi aziendali, per evitare un potenziale mescolamento incontrollato di materiale certificato con materiale non certificato, nelle diverse fasi di processo.
  • Addestramento del personale e verifica finale del sistema
    alla conclusione della fase di implementazione del Sistema di Rintracciabilità del Prodotto Certificato (CoC), ne viene diffusa la conoscenza presso tutto il personale coinvolto e viene condotto un audit finale, al fine di garantirne la funzionalità in ogni sua fase.
  • Mantenimento annuale
    per garantire il rispetto della conformità prevista dallo standard, le due capogruppo QualityNet e QualityWood avranno la responsabilità di controllare il mantenimento della CoC implementata.

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QualityNet® e QualitWood sono le capogruppo per la certificazione PEFC CoC. Più di 200 aziende del settore legno, carta, viscosa situate in tutta Italia!

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Le domande piu’ frequenti

Il protocollo PEFC è interessante per le aziende perché rappresenta un valido strumento per comunicare al mercato che la propria organizzazione rispetta le foreste e piantagioni da cui esce la materia prima cellulosa da cui si approvvigiona. Foreste e piantagioni le quali a loro volta devono essere in possesso di un sistema di gestione (Forest Management) che garantisca una corretta gestione responsabile e sostenibile degli alberi ivi presenti (es. come vengono tagliati e/o piantati, le sostanze chimiche utilizzate, il rispetto dei diritti delle popolazioni locali, ecc.).

La certificazione PEFC è obbligatoria?

No, è volontaria, anche se in determinati mercati lo è di fatto a livello commerciale. Si pensi ad esempio a quelle aziende che operano in subfornitura rispetto a grossi committenti (es. GdO, multinazionali, ecc.), o quelle che lavorano con la pubblica amministrazione (es. nel caso dei CAM: Criteri Ambientali Minimi) o in determinati settori (es. edilizia: Direttiva Materiali da Costruzione) o filiere (legno-arredo/edilizia: protocolli di green building quali il LEED®), ecc.

Se la certificazione non è obbligatoria, perché mi viene richiesta dal mio committente?

Perché vuole essere garantito sul fatto che la mia organizzazione utilizzi cellulosa proveniente da fonti certificate, gestite cioè in modo responsabile e sostenibile.

La certificazione PEFC in quali Paesi è riconosciuta?

E’ un protocollo internazionale, riconosciuto quindi in tutto il mondo.

Se ho usato materiali ecologici posso mettere la dicitura PEFC sul prodotto?

Pur essendo la norma di sistema (o aziendale), un’azienda ad esempio del settore legno/arredo sarà in grado di certificare un prodotto se dimostrerà di acquistare un metro cubo di materiale e di venderne il corrispondente (o di meno, tenendo conto di eventuali sfridi e/o scarti). Sul prodotto in uscita potrà quindi apporre il marchio. PEFC si può quindi definire un marchio “ecologico”, anche se sul concetto di “ecologicità” c’è parecchia confusione, nel senso che non esiste uno schema di certificazione che racchiuda tutti i concetti “green” insiti in un prodotto. Oltre a PEFC, esistono di volta in volta altri marchi che vanno in questa direzione, quali ad esempio: FSC (molto simile a PEFC), GreenGuard (per quanto riguarda i VOC), LCA/EPD (Studio sul Ciclo di Vita/Dichiarazione Ambientale di Prodotto), Blue Angel (Certificazione di Prodotto tedesca), Ecolabel (Certificazione di Prodotto europea), Carbon Footprint (Impronta di Co2), CARB (per quanto riguarda la Formaldeide), ecc.

Posso utilizzare prodotti non salubri in presenza di questa certificazione?

Paradossalmente si, fatto salvo il fatto che un manufatto dev’essere fabbricato conformemente alla legislazione vigente (es. Direttiva REACH sul contenuto di sostanze chimiche)

Nel settore legno e carta gli schemi di certificazione sono diversi tra loro?

Oltre a PEFC esistono altri schemi di certificazione quali ad esempio FSC. PEFC ed FSC non si riconoscono tra loro anche se di fatto sono similari, ed entrambi sono diffusi a livello internazionale.

Quali sono le principali differenze tra PEFC e le altre normative ambientali?

Il protocollo PEFC è una normativa di rintracciabilità che coinvolge l’azienda. Le normative sono quelle stabilite dalla legislazione vigente che si distinguono a loro volta dalle norme tecniche.

Se costruisco manufatti ecologici e per ogni commessa il mio prodotto è diverso, come posso fare?

Come abbiamo detto precedentemente, dipende cosa s’intende per “ecologicità” di un prodotto. In ogni caso, il protocollo PEFC, riguardando la rintracciabilità della cellulosa, è legato al prodotto che vi viene lavorato. Che sia una commessa o 100 commesse, la normativa è sempre applicabile. L’importante è che ci sia corrispondenza in entrata tra materiale non certificato e quello che andrò a vendere certificato. Esempio comprerò 100 metri di faggio e ne andrò a vendere il corrispettivo in uscita. Ovviamente non sarò obbligato ad acquistare tutto il materiale certificato, né di venderlo tutto certificato, ma a seconda delle richieste che avrò dal mercato.

Quanti tipi di certificazione esistono e come avvengono?

Oltre a quelle individuali esistono poi le certificazioni cd di gruppo, in cui è la capogruppo che viene certificata e questa a sua volta controllerà le aziende che vi faranno parte. Nel caso di PEFC questa soluzione è fattibile solo nel caso l’organizzazione abbia un organico inferiore ai 50 dipendenti (a tempo pieno) e un fatturato complessivo inferiore a 10.000.000 di euro, come da nuova norma PEFC ST 2002:2020. Per quanto riguarda l’iter, bisogna distinguere tra certificazioni singole e quelle di gruppo. Per le prime, ci si avvale in primis di un consulente per l’implementazione del sistema, che, una volta terminato, verrà poi sottoposto alla verifica da parte di un ispettore di un Ente Certificatore accreditato.

Le verifiche avvengono una volta all’anno. Il certificato dura cinque anni. Per le certificazioni di gruppo, invece, i controlli vengono effettuati annualmente direttamente dalla capogruppo, a sua volta certificata da un Ente Certificatore accreditato. Quest’ultimo potrà poi fare dei controlli a campione c/o le aziende facenti del gruppo sulla base della radice quadrata. Il certificato potrà poi avere una durata annuale (o quinquennale), con rinnovo tacito di anno in anno.


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